La liberazione di Polverigi
Durante la seconda guerra mondiale, il 17,18 e 19 luglio 1944, Polverigi fu coinvolto nella cosiddetta “seconda battaglia di Ancona” scatenata dalle truppe alleate (Polacchi, Inglesi e Italiani del CIL) del Gen. Anders, per la conquista del porto dorico. Il nostro comune venne a trovarsi lungo la direttrice principale d’attacco delle truppe polacche sull'asse Casenuove - Polverigi - Agugliano che tendeva a stringere la città dorica a tenaglia, bloccando la via di fuga verso il nord ai tedeschi del generale Hoppe. La battaglia ebbe inizio alle 6,25 del 17 luglio con un intenso fuoco di 300 pezzi di artiglieria durato tutto il giorno che costrinse gli abitanti a rifugiarsi nelle grotte e nelle cantine del Roccolo, perché i colpi erano diretti proprio sull'abitato dove i tedeschi avevano stabilito un loro comando. Le truppe germaniche opposero una strenua resistenza ma nel pomeriggio le fanterie alleate, grazie all'appoggio dei carri armati riuscirono a conquistare prima San Vincenzo, poi Monte Bogo, ed infine Polverigi. Rustico fu presa a sera inoltrata. La battaglia, però, continuò anche nei giorni successivi. Agugliano ed Offagna furono prese all'alba del 18 ed Ancona nel pomeriggio, mentre le operazioni si conclusero il 19 con la conquista di tutta la Vallesina tra Jesi e Falconara. Fu quello un periodo tristissimo del nostro comune che pagò un tributo di 25 vittime solo tra i civili e che vide lasciare sul campo tra truppe alleate e tedesche ben 1500 morti una quindicina dei quali hanno riposato per anni nel nostro cimitero.
Nell'immagine: Sopra: 17 luglio 1944, ore 15 ca. da San Vincenzo un carrarmato si dirige verso Polverigi. Sotto: la carta della battaglia del Generale Hoppe.