Immacolata concezione, con S. Giovanni Battista e S. Francesco d’Assisi

Tela d’autore sconosciuto. L’iconografia della composizione, organizzata su due livelli, propone in alto tra le nuvole la Vergine Immacolata, protetta dall’Eterno benedicente e circondata da quattro angeli con vari cherubini che, con gesto simbolico, schiaccia sulla falce di luna - metafora del periodo fecondo della donna - la testa del serpente, emblema del male e del peccato. In basso, in un paesaggio aspro e roccioso si trovano a destra, San Giovanni Battista che indica la Vergine ai fedeli ed a sinistra S. Francesco adorante. La presenza dei due Santi fa pensare che questo dipinto, probabilmente realizzato in origine per la chiesa di San Francesco ad Alto di Ancona, fu trasferito nel ‘700 nella vicina chiesa di San Giovanni Battista in cui si erano trasferiti i Francescani. Quando la parrocchia nel ‘700 passò dai Francescani al clero secolare la chiesa fu chiusa per la ristrutturazione progettata dal Daretti, il quale ne ridusse la superficie. Non trovandovi più posto, la tela lasciata nel magazzino dal quale la recuperò Mons. Ragnini per portarla nella chiesa di S. Giuseppe. Tutto ciò è presumibile in quanto i due Santi, in periodo tardo rinascimentale e barocco, erano particolarmente venerati in quella zona della città.