Castello e Roccolo
Il documento più antico della storia del castello di Polverigi risale al 1198, quando viene nominato nel patto di federazione antimperiale tra Ancona ed Osimo. Le mura cingevano tutto il borgo medioevale, realizzate nel corso del XII secolo, ed erano state erette con due scopi principali: quello difensivo per ripararsi da assalti esterni e quello protettivo della collina di tufo, per salvaguardarla dall’erosione degli agenti atmosferici. Si trattava quindi di un borgo fortificato che serviva da rifugio e protezione per gli abitanti.
Inizialmente la cinta muraria si apriva in un’unica porta sul versante ovest, affiancata dalla chiesetta di Sant’Antonio entro le mura. Verso la fine del XIV secolo l’utilizzo della polvere da sparo e l’avvento delle armi da fuoco rese praticamente inutili i precedenti apprestamenti difensivi, tanto che le mura furono ben presto trasformate in solide fondazioni per una cerchia di palazzi costruiti nel corso dei secoli successivi. Tra il XIV e il XV secolo venne eretto il Palazzo Comunale, sul cui retro venne ricavata una piccola piazza, sorretta ad Ovest da mura con grandi contrafforti. L’edificio inglobava anche una torre civica, che ospitava la nuova porta d’ingresso fortificata, dotata di ponte levatoio e di corpo di guardia. Poco tempo dopo fu realizzata la nuova ala, che comprendeva la chiesa del SS. Crocifisso. Da allora la cinta muraria non ha più subito modifiche ed ha perso progressivamente la sua funzione difensiva. Tutto ciò è documentato dalla “Crocifissione”, dipinto su tavola posto nella chiesa del SS. Sacramento e risalente al 1400, dove è riprodotta la situazione del tempo.
Oggi, là dove il terreno si fa più scosceso, le mura ancora intatte sostengono gli edifici superiori e sono ben visibili a partire dalla torre dell’acquedotto sino a quelle alte e possenti sopra gli edifici che sovrastano piazza Umberto I, sino a ricongiungersi a lato del palazzo Municipale, nei pressi dell’antica porta di accesso al castello. Della sua antica struttura interna rimangono pochi edifici, ma sappiamo dell’antica presenza di orti e di una piazza d’armi. Una peculiarità del nucleo storico, denominato “Il Roccolo”, sono le numerose grotte, scavate sotto quasi tutti gli edifici, con la funzione di magazzino o deposito refrigerato, che sono servite anche come rifugio per la popolazione in occasione di eventi bellici. Una volta oltrepassato l’arco dell’edificio comunale, ha inizio il percorso anulare di Via Regina Margherita, cinto da una cortina di edifici realizzati tra il 1600 ed il 1800 che creano un’oasi di pace e tranquillità.