San Spiridione, San Giuseppe e le anime purganti
Il dipinto, proveniente dalla demolita Chiesa di San Spiridione, è opera di uno sconosciuto, buon pittore protobarocco, forse uno dei cosiddetti “controriformati” (Nucci, Damiani o Giorgetti ?) attivo nelle Marche nella seconda metà del’600. Si tratta di una tela complessa, di notevole valore pittorico con influenze e ascendenze dell’ultimo Lilli, la cui composizione è realizzata in due momenti nei quali le anime purganti sono rappresentate in basso ed il gruppo dei santi in alto disposti secondo un’iconografia circolare di grande tensione. Il quadro rappresenta San Spiridione in abiti vescovili e San Giuseppe con il bastone infiorato, che attraverso la Vergine intercedono presso il signore a favore delle anime purganti in un turbinio di panneggi, forme e colori realizzati secondo uno schema figurativo visionario. In mezzo ai due santi un giovane allevia le sofferenze versando acqua tra le fiamme.